
Dopo anni che ne avevamo solo sentito parlare, abbiamo finalmente deciso di andare alla scoperta di questa festa paesana chiamata FESTA IN COLLINA (che poi tanto in collina non era, direi più in cima a un monte, sembrava infatti di essere all'Abetone), a Casciano di Murlo in provincia di Siena. Partiti sotto una pioggia torrenziale i 3 ragazzi della banda del chiurlo (non chiedetemi come mi sia venuta sta cazzata) si fermano al Bassetto per rifocillarsi di roba utile alla serata: Caffè, birra, sigarette, petardi, chiavi inglesi e altro materiale bellico. Arrivati a Colle val d'Elsa Lerry e Muniz lasciano la macchina e montano sulla jeep-similCamion di Filippo che intanto si allontana per andare a prendere l'amata Lucia (da non confondere con quella dei promessi sposi). Come è suo solito finemente fare il galante Filippo si destreggia sull'inferriata e scavalca il cancello invece di suonare come ogni essere umano, allamandosi come una carpa al roso sottostante, superato questo inconveniente carica Lucia in groppa e la monta in macchina. Il viaggio si prospetta lungo e tortuoso dato che Pippo come sempre quando è al volante prende ogni minima curva di traverso, neanche si fosse in programmi televisivi come "fuorigiri", "controsterso" o "frenammmmano". Siamo quasi arrivati e i due ragazzi nel retro jeep si stanno appassionando alla bottiglia di vernaccia artigianale fatta da corbucci (ancora non sappiamo se erano le sue prove dell'urina...ma ormai è andata...tanto nello stomaco c'è buio). Mentre bevono portando a metà la boccia, Filippo ammazza il tempo raccontando vecchie novelle di campo; come catturare una lepre o una serpe a mani nude, come piantare i paletti in un filare con un cucchiaino invece che con la benna della ruspa e come fare per togliersi il prurito dalla schiena grattandosi come gli orsi ai pali di cemento dei filari tra lo sgomento del pubblico presente, specie di Lucia che aveva capito in quell'istante di convivere con un autentico verro di macchia. Arrivati in quel posto in culo a Siena, Filippo monta agile su una greppa alta tremila metri dove decide di parcheggiarvi la snella jeep. Scesi dalla macchina, data l'altitudine, l'allegro gruppetto nota il cambiamento del clima (infatti stava cominciando a nevicare copiosamente) e decidono di fare una repentina discesa della montagna e accompagnati da 2 sherpa nepalesi con tanto di lama, arrivano a breve all'entrata del piccolo paesino. A metà strada incontrano una nebbia talmente densa da non vedere a un palmo dal naso del Salvadori (:D), ma subito si rendono conto che non è la solita nebbia, ma che questa odora di sugna cotta, infatti a breve i 4 hanno già le croste agli occhi. Ordinato da mangiare e prese le 7 bottiglie di vino (lo stretto necessario) si recano ad un tavolo dove avviene di tutto; incontri con vecchi amici, cori e brindisini a ripetizione. Quasi a fine cena Muniz decide di andare a prendere una nuova bottiglia di vino; da vero intenditore dice: "Oste...mi dia una bottiglia di MONTE DEI PASCHI gran riserva invecchiato 4 anni in grotta umida accanto a forme di pecorino di pienza"...tra l'allibimento totale della piazza (si fermò anche la cover band di Raul Casadei). Accorto dell'errore capisce di aver fatto una signora figuretta...aveva sbagliato Monte pescina con Monte dei Paschi...ma dai era solo ubriaco! Al tavolo ancora mille brindisini e ancora gente che s'abbraccia, foto e cazzotti ai sebach, dove la gente che era tranquillamente a pisciare si trasforma in sorpresina kinder da quanto viene scossa. Il vino incomincia a fare il suo effetto e al Lerry come sempre scappa pipì, ma la paura di andare nel sebach è tanta quindi si decide di trattenerla e andare dietro a dei cassonetti (anche il Mugno), inizia la sistolata e si innalzano grida da film porno..."allucinante" commenterà Mugnone il giorno dopo, "sembrava che Marco stesse ingroppando il cassonetto dei rifiuti organici". Finita la cena, Lerry dichiara "ancora non m'è salita, ma se m'alzo da questa panca tu lo senti che legna"...e così fu, il suo stato di ebbrezza viene definitivamente smascherato quando, rispondendo a un mex del Salva, risponde così: "Salua l" per poi correggersi mandando un secondo messaggio di scuse...anche a Castello sanno ormai che i Larino è a gambe ritte. Si scende al campo sportivo dove c'è un concerto; ancora gente conosciuta, chiacchiere e frasi allucinate. A quel punto la confusione mentale è al completo partono i litigi, risse sfiorate con altri ubriachi, gente che dorme in mezzo alla strada...ma è tardi e gli occhi sono pesi, si monta in macchina...dal li il buio.
Il giorno dopo si decide di bissare, la frase del giorno rimane quella del vecchio Saba prima della partenza..."ma che mi devo vestire potta?" la risposta di lerry arriva di tutto punto "oh saba un si va mica al billionaire, mettiti su la salopette di tu pà, gli stivali e i cappello di paglia e moviti". Si parte, ancora in 4 ma stavolta Filippo e Lucia sono stati sostituiti da Penny e dal Saba; la sera non è come quella del sabato ed è molto più triste, si decide di cambiare cibo, oggi bistecca di vitello al sangue...capisco al sangue ma così mi sembra un pò esagerato...il vecchio lerry bucata la fetta di carne sente partire un muggito, segno che la bestia, pur visibilmente ustionata, era ancora completamente viva, provata una rianimazione bocca a bocca non è stato comunque possibile salvarla date le gravi ferite da coltello di plastica. Si decide di fuggire promettendo a quel paesino di ritornare tra un anno. Durante il tragitto il Lerry con la sua Micra 1.0 del 1994 a carbone compresso si trasforma in grande pilota, infatti sbaglia strada, e per due volte rischia di uscire da una curva e infatti alla seconda la gomma fa PUFFFFFF....Forato? Nooo s'è solo squarciata...Dopo quest'ultima disavventura la serata volge davvero al termine e ancora una volta il Gruppo Grappa ne ha combinate delle belle...

Juarez